Seguirà dibattito con le artiste e rappresentanti di Amnesty International.
Sinossi e note di regia da Cinemaitaliano:
"E’ quasi ora del tramonto sul litorale di Nettuno, teatro
del drammatico sbarco durante la seconda guerra mondiale. Un convivio poetico
in mezzo al mare. Cibo e storie condivisi dagli ospiti di quest’insolito banchetto:
i migranti africani raccontano la loro odissea per fuggire da insostenibili
condizioni in Nigeria prima, dove hanno perso i loro cari durante i conflitti
politico-religiosi, per poi arrivare in Libia, dove hanno trovato la guerra e
l’inferno delle carceri sotterranee; Il dolce anziano originario della
Sardegna, partito alla volta della Germania nel dopoguerra, evoca il tempo in
cui gli italiani emigravano ammassati nelle stazioni con le valige di cartone.
Un esodo che rimanda ai secoli scorsi, quando ci si imbarcava sulle navi
dirette in America. Ma è la donna nata da un immigrato africano e da una
siciliana a svelare particolari commistioni tra differenti culture, in una
insolita storia di famiglie combattute tra disonore e amore. Al termine del
convivio, tutti partecipano al rito del sale gettato in mare. Per ricordare i
fratelli che non ce l’hanno fatta. Per restituire il mare al mare. Performance
Art estemporanea avvenuta e documentata dal vivo di fronte al pubblico
casualmente presente in spiaggia nel Luglio 2015."
“L’esposizione ripetuta a immagini violente ha provocato quella che in psicologia è definito “processo di desensibilizzazione”. Le persone mangiano tranquillamente guardando in tv crudeli scene di guerra, notiziari sui numerosi migranti morti in mare. La migrazione è un tema vicino alle nostre famiglie: il bisnonno di Kyrahm è emigrato negli Stati Uniti, suo padre in Germania e la madre di Julius è una donna tedesca che ha sposato un italiano nel dopoguerra. Occupandoci di live art e performance da diversi anni, un linguaggio dove tutto ciò che avviene è reale, abbiamo pensato che il modo migliore per produrre un cambiamento fosse creare una connessione diretta: far ascoltare dal vivo le commoventi storie dei migranti alle persone del territorio, cogliendole di sorpresa, arrivando con un gommone sulla spiaggia. Coinvolgendo nella stessa tavolata gli immigrati africani e un anziano emigrato italiano avremmo evidenziato i parallelismi tra la nostra e la loro storia.” (Kyrahm e Julius Kaiser)
“L’esposizione ripetuta a immagini violente ha provocato quella che in psicologia è definito “processo di desensibilizzazione”. Le persone mangiano tranquillamente guardando in tv crudeli scene di guerra, notiziari sui numerosi migranti morti in mare. La migrazione è un tema vicino alle nostre famiglie: il bisnonno di Kyrahm è emigrato negli Stati Uniti, suo padre in Germania e la madre di Julius è una donna tedesca che ha sposato un italiano nel dopoguerra. Occupandoci di live art e performance da diversi anni, un linguaggio dove tutto ciò che avviene è reale, abbiamo pensato che il modo migliore per produrre un cambiamento fosse creare una connessione diretta: far ascoltare dal vivo le commoventi storie dei migranti alle persone del territorio, cogliendole di sorpresa, arrivando con un gommone sulla spiaggia. Coinvolgendo nella stessa tavolata gli immigrati africani e un anziano emigrato italiano avremmo evidenziato i parallelismi tra la nostra e la loro storia.” (Kyrahm e Julius Kaiser)
Il programma completo del Festival:
Il video della performance sui migranti del mare ed ex emigrati italiani all'estero continua il suo viaggio dopo essere stata presentata:
- OtherMovie Lugano Film Festival (Svizzera);
- XXXFuoriFestival di Videoarte (Pesaro);
- Venice International Performance Art Week (Venezia);
- OtherMovie Lugano Film Festival (Svizzera);
- XXXFuoriFestival di Videoarte (Pesaro);
- Venice International Performance Art Week (Venezia);
- Università di Rostock (Germania);
- Università di Napoli
- Prende parte al progetto "Body in transit" fondato dal Misnitro dell'Economia di Spagna.
Nessun commento:
Posta un commento